Garzatura
Un tempo la garzatura veniva effettuata con i fiori secchi del cardo dei lanaioli o con pelli irte di aculei del porcospino. I fiori del cardo, ricchi di spine, venivano colti secchi, uniti in modo che in un mazzetto i fiori fossero vicini e disposti in file parallele, andando a costruire un specie di spazzola che strusciata sulla superficie della stoffa tirasse fuori il pelo.
A queste rudimentali spazzole (garzi) sono seguite quelle con dentini in metallo. A tutt'oggi i cardi vegetali sono utilizzati per la lavorazione di fibre pregiate, come il cashmere, in quanto conferiscono aspetti differenti dai cardi metallici. In ambiente laniero la garza vegetale viene chiamata guernissaggio. La garzatura è un'operazione che fa parte del processo di finissaggio dei tessuti: consiste nel sollevare le fibre dei fili di un tessuto, per renderlo morbido e soffice. Cambia la mano conferendo un aspetto peloso e vellutato alla superficie, nasconde l'intreccio della trama e dell'ordito e, aumentando la quantità di aria trattenuta, aumenta le proprietà di isolamento termico del tessuto.
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